Spesso assistiamo a pubblicità dove la casa automobilistica di turno sbandiera il proprio primato sui valori di consumo registrati. Quest'ultimi vengono espressi o in termini di consumo medio nei diversi tipi di itinerario (urbano, extraurbano e misto/combinato) o, come va ultimamente molto di moda, in termini di autonomia media. E fin qui -direte- tutto bene! Purtroppo non è così in quanto tali valori di consumo non sono quasi mai replicabili. Vediamone il motivo. I test di consumo vengono svolti non su strada, bensì in laboratorio, disponendo la vettura su di un banco prova a rulli ed a condizioni ambientali fissate e prestabilite. Non solo: gli accessori e/o servizi (si pensi ad esempio al climatizzatore) vengono tenuti disattivati e a bordo della vettura si trova solo il guidatore (di massimo 75 kg).
In seguito si sottopone il mezzo alla simulazione dei due diversi cicli: urbano ed extraurbano.
Ciclo Urbano
Il test ha una durata di 195s e viene ripetuto 4 volte per un totale di 780s. Si raggiunge una velocità media pari a 18,35 km/h ed una velocità massima di 50 km/h (per 12s). Il veicolo è sottoposto ad accelerazioni e decelerazioni molto progressive ed esegue 4 fermate. Di seguto è possibile vedere nel dettaglio graficamente tale ciclo, che riporto dal sito sicurauto.it
Ciclo Extraurbano
La durata del test è di 400s e viene svolto immediatamente dopo alla simulazione del ciclo urbano. Nel dettaglio prevede una partenza da fermo fino al raggiungimento di una velocità pari a 70 km/h. Dopo pochi secondi avviene una decelerazione fino a 48 km/h, seguita da una ripresa fino a 70 km/h che vengono mantenuti per pochi secondi per poi accelerare progressivamente fino a 100 Km/h. Si raggiunge infine la velocità massima prevista di 120 Km/h per poi decelerare rapidamente fino ad arrestare il veicolo e mantenendolo fermo per 7s.
Nel grafico sottostante (riportato da sicurauto.it) il ciclo extraurbano corrisponde alla regione delimitata da "Part Two".
Da notare che nelle fasi (percentualmente di durata rilevante) in cui il veicolo è fermo, se quest'ultimo è dotato del dispositivo Start&Stop, il motore viene arrestato.
Conclusione
I consumi dichiarati non sono quasi mai ripetibili nella realtà e possono essere utilizzati fondamentalmente per eseguire confronti omogenei tra i diversi modelli d'auto, ma non per delle stime sui valori attesi di consumo che ci possiamo aspettare nella realtà.
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