La crisi del mercato italiano dell'auto non dà segnali di tregua ed anche il mese di maggio presenta una contrazione delle immatricolazioni, rispetto all'anno precedente, pari a -14,3%.
Si è infatti passati dalle 171.559 vetture immatricolate nel maggio 2011 alle 147.102 di maggio 2012. Dall’inizio dall’anno il mercato dell’auto ha subìto una flessione complessiva del 18,9% (pari a circa 685.000 vetture in meno).
In questo trend negativo, le uniche categorie a beneficiare del segno "+" sono quelle delle auto a GPL (+165.89%) e a Metano (+45.95%). Sono buone anche le percentuali delle ibride e delle elettriche, anche se continuano a registrare valori ancora decisamente ridotti.
UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) delinea un quadro preoccupante e dopo avere presentato nei mesi precedenti le ragioni di tale crisi (in primis l'insostenibile tassazione dell'automobile) e la ricetta per ridare ossigeno al settore, parla oggi di "DEMOTORIZZAZIONE":
Si possono trovare qui i dati delle immatricolazioni di autovetture per marca.
Ormai è certo: il parco automobilistico italiano sta calando.
I dati dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, confermano che già dal mese di gennaio, secondo le prime risultanze, stiamo assistendo ad una progressiva riduzione del parco circolante dei privati, che nei primi 4 mesi dell’anno si è ridotto di 26.600 unità.
“E’ una conseguenza – ha commentato il Presidente Jacques Bousquet – degli insostenibili costi di gestione dell’auto che gravano sui bilanci delle famiglie. Inoltre, l’attuale sistema fiscale frena anche il rinnovo dei parchi aziendali”.
Le percorrenze medie si sono drasticamente ridotte, la mobilità individuale si sta modificando e molti si disfano della propria vettura senza sostituirla con una nuova”. I dati UNRAE mostrano che le esportazioni di autovetture targate nuove (Km 0) sono cresciute nei primi 4 mesi del 2012 del 40%, passando dalle 3.500 unità del 2011 alle 5.000 del 2012. Le esportazioni riguardano maggiormente le vetture più recenti, (in media 2,9 mesi di anzianità – meno di 90 gg.) segno delle reali difficoltà del mercato interno. Nel 2011, infatti, il 7,5% di tutte le vetture immatricolate Km 0 veniva destinato al mercato estero, mentre in aprile 2012 questa quota è raddoppiata al 15%.
“Preso da altre priorità – ha concluso Bousquet - il Governo non riesce ad intervenire con tempestività sul rilancio del settore e dell’economia”.
Per quanto riguarda la tradizionale analisi dei dati di vendita di auto nuove nel mese di maggio, secondo quanto comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le 147.102 vetture immatricolate segnano una riduzione del 14,3% rispetto alle 171.559 di un anno fa. Tale risultato porta così i primi 5 mesi dell’anno ad una flessione del 18,9% e 684.962 vetture targate. Segnali negativi anche dalla raccolta ordini che evidenzia 124.000 contratti in maggio, in flessione di circa il 21% e che porta il cumulato dei primi 5 mesi a 665.000 ordini, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una riduzione – quindi – del portafoglio totale dall’inizio dell’anno di circa 20.000 unità.
Sul fronte delle motorizzazioni si è accentuata in maggio la tendenza allo spostamento degli acquisti verso alimentazioni a basso impatto ambientale, a scapito di quelle a benzina e diesel, che scendono rispettivamente del 23,8% e 20,5% nel mese e del 28,5% e 20,7% nel cumulato, come logica conseguenza dell’eccessivo rincaro dei costi dei carburanti. Viceversa, da sottolineare la forte crescita del GPL (+166% in maggio e 108% nei 5 mesi), che si avvicina nel mese alla soglia delle 15.000 unità (14.164 per l’esattezza) con una quota di mercato del 9,6%, a cui si affianca l’incremento del metano (+46%), delle vetture ibride (+50%) e delle elettriche (+56%).
Le difficoltà dei consumatori si riflettono ovviamente anche negli acquisti complessivi di autovetture: le immatricolazioni a privati, infatti, hanno registrato in maggio una contrazione del 18,4% con una rappresentatività di appena il 61%. Tali problematiche stanno determinando uno spostamento del mix verso gli acquisti ad uso noleggio, che nel mese hanno raggiunto una quota di oltre il 23% e 3 punti percentuali in più rispetto ad un anno fa.
Il mercato dell’usato, infine, ha registrato nel mese di maggio 380.007 passaggi di proprietà, al lordo delle minivolture, in calo del 9,2%, mentre le 1.788.234 vetture trasferite nei 5 mesi, segnano un calo dell’11,6%.
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