venerdì 24 maggio 2013

Fari full-LED


INTRODUZIONE

Si tratta della più recente tecnologia disponibile nell'ambito dell'illuminazione per auto, la quale prevede la totale sostituzione delle lampade tradizionali, alogene o a scarica di gas, con gruppi di Led ad elevata luminosità. 
I primi modelli di serie ad essere equipaggiabili con i fari full-LED furono nel 2008 l'Audi R8 e la Lexus LS 600h. Attualmente sono offerti prevalentemente su modelli di fascia medio-alta, ad eccezione della Seat Leon e dell'Audi A3.


Fari full-LED Seat Leon

Fari full-LED Lexus LS 600h 2008



IL LED


Già, ma che cos'è un LED? Senza addentrarci troppo nell'argomento, un diodo ad emissione luminosa o LED (acronimo inglese di light emitting diode) può essere definito come un semiconduttore in grado di emettere energia, sotto forma di luce visibile, quando viene percorso da una corrente elettrica.






VANTAGGI

I proiettori full-LED offrono molteplici vantaggi.

  1. Sono caratterizzati da una temperatura di colore dell'ordine dei 5.500-6000°K, molto vicina a quella dell'illuminazione diurna. Ciò permette all'occhio di rilevare gli ostacoli più facilmente, trasmettendo in condizioni di scarsa visibilità la sensazione di una guida più sicura e rilassante.
  2. Presentano dei ridotti consumi energetici.
  3. Hanno una vita utile molto elevata, mediamente pari a quella dell'auto.
  4. Non necessitano di manutenzione, essendo appunto privi di lampade e non essendo prevista la possibilità di sostituire i singoli moduli.
  5. Si può realizzare un'illuminazione adattativa senza dovere ricorrere a complessi sistemi meccanici, come nel caso dei proiettori allo xeno. Risulta infatti sufficiente gestire opportunamente l'accensione dei singoli LED.
  6. Offre maggiore libertà ai designer in quanto questa tecnologia permette di creare forme e profili inediti.
SVANTAGGI

Gli svantaggi coinvolgono sostanzialmente l'area economica, in quanto presentano costi consistenti sia all'acquisto che nel caso di sostituzione dell'intero proiettore in seguito ad un malfunzionamento.



mercoledì 15 maggio 2013

Test drive BMW 120d




PRESENTAZIONE


La BMW serie 1, nella nuova versione, denominata F20, si rinnova. Intendiamoci: niente stravolgimenti, ma un profondo rinnovamento, che interessa il design, la meccanica e la tecnologia di bordo.
I segni distintivi rimangono quelli di sempre: il cofano allungato e l'abitacolo arretrato. Si caratterizza ora per un frontale massiccio, in cui spiccano i grandi gruppi ottici, dal look più "pacioso" che aggressivo, ed il classico doppio rene, che risulta maggiorato rispetto al passato.




Le fiancate mettono in evidenza una linea di cintura alta, il tetto inclinato verso il basso e i finestrini di dimensioni contenute, elementi che fanno apparire la serie 1 dinamica e slanciata.






Nella vista posteriore trovano infine posto i due gruppi ottici che, insieme ai passaruota bombati, sottolineano la larghezza e la muscolosità della vettura.





Occorre sottolineare come l'aspetto esteriore della vettura tenda a risentire del tipo di configurazione. In particolare proiettori allo xeno e cerchi generosi sono due tipici ingredienti in grado di elevare la gradevolezza dell'aspetto esteriore, anche sensibilmente.



MOTORE


La BMW 120d, oggetto di questa prova, è spinta da un 2 litri turbodiesel in grado di erogare 184cv di potenza massima e 380 Nm di coppia massima. Di fatto incarna l'ennesima testimonianza della proverbiale capacità di produrre motori da parte di BMW: il rapporto prestazioni/consumi è davvero esaltante. Se da un lato assicura infatti risposte sempre pronte e brillanti ed un'erogazione corposa ed efficace, dall'altro permette di ottenere consumi particolarmente contenuti, specie poi se relazionati ai valori prestazioni del propulsore.
Il motore gode inoltre di un ottimo allungo, spingendo senza cali fino a quota 4500 rpm e superando quindi di slancio quella "barriera" oltre la quale molti motori Diesel hanno già dato tutto.

CAMBIO

Il 2.0d è accoppiato ad un cambio automatico (di serie viene offerto un cambio manuale a 6 rapporti) a convertitore di coppia, prodotto dalla ZF e qui presente nella variante sportiva, denominata "Steptronic Sport". Questa si arricchisce, rispetto alla versione standard, della possibilità di selezionare i rapporti mediante le palette al volante e di tempi di cambiata ulteriormente ridotti.



L'abbinamento risulta perfettamente riuscito in quanto il cambio è in grado di esaltare le già ottime peculiarità del 2.0d, conferendo risposte fulminee in pressoché ogni condizione. Merito di ciò è in gran parte attribuibile alla perfetta spaziatura tra gli 8 rapporti di cui è provvisto.
Le cambiate sono sempre rapide e "dolci" ed il software di gestione interpreta correttamente, di volta in volta, le esigenze del guidatore. Nella modalità "DS", acquisisce una rapidità di funzionamento, prossima a quella di un cambio a doppia frizione. Inoltre, al fine di limitare i consumi negli itinerari urbani, è integrata anche la funzione Start Stop, che si attiva automaticamente quando, da vettura ferma, si attiva il freno.
Insomma, ha tutte le carte in regola per rientrare tra i migliori cambi automatici attualmente disponibili sul mercato.




SU STRADA


In estrema sintesi, verrebbe da dire appagante, divertente e sicura. La trazione posteriore, unita all'ideale distribuzione dei pesi tra l'asse anteriore e posteriore, assicura un ottimo bilanciamento della vettura che risulta molto efficace e coinvolgente in curva. Al limite, il sovrasterzo che si innesca quando vi è un eccesso di potenza sulle ruote posteriori, non è mai tale da impensierire, in quanto è ben identificabile e controllabile tramite acceleratore e sterzo. Quest'ultimo poi è in grado di restituire fedelmente ciò che accade sotto alle ruote, trasmettendo una sensazione di contatto diretto con la strada.
Si apprezzano infine i moti di rollio e beccheggio particolarmente contenuti.



COMFORT


Anche con i cerchi da 17" e l'assetto sportivo, le sospensioni filtrano bene le asperità del terreno e non si percepiscono reazioni eccessive anche in corrispondenza delle irregolarità stradali più pronunciate.
Risulta poi piuttosto curato anche il comfort acustico, sia in termini di qualità che di quantità del rumore emesso dal motore.

INTERNI

Ben fatti, per materiali, assemblaggi e finiture. Appaiono tuttavia allo sguardo poco coinvolgenti nella configurazione base, visto il design eccessivamente sobrio e minimalista. Gratificanti invece in presenza del navigatore "professional" che vanta un display a colori da ben 8,8" e può essere dotato di tutte le funzionalità più in voga al momento, come l'integrazione con i social network e la navigazione sul web.


Interni in configurazione standard
Interni in configurazione ricca


ABITABILITÀ

I passeggeri anteriori viaggiano comodamente, mentre la spaziosità e l'accessibilità posteriore sono solo sufficienti. Discreto è il vano di carico. Ci sono concorrenti nello stesso segmento che fanno decisamente meglio.

PREZZO

Non si può non concludere, specie di questi tempi, senza toccare il capitolo "prezzo", senz'altro una delle (poche) note più dolenti di quest'auto: davvero alto. Si parte per la BMW 120d da oltre 31000€ ma per una configurazione che la renda gratificante occorre attingere a piene mani dalla (lunghissima) lista di accessori. Il quadro si aggrava ulteriormente considerando che non vi sono allestimenti e/o pacchetti che consentano di arricchire la dotazione di accessori dell'auto ad un prezzo contenuto. Infatti le due "lines" disponibili, Sport ed Urban, a fronte di un sovrapprezzo rispetto alla versione base di circa 1500€ prevedono solo piccoli arricchimenti, più di natura estetica che funzionale.





giovedì 9 maggio 2013

Sito targhe



In questo post scopriamo un sito completamente dedicato alle targhe dei veicoli, vale a dire targheitaliane.com
Al suo interno si possono trovare le tabelle delle targhe, a partire da quelle storiche, datate 1905, fino ai giorni nostri. Si possono consultare non solo le tabelle delle targhe destinate agli autoveicoli ed ai motoveicoli, ma anche quelle relative ai rimorchi, alle macchine agricole, alle macchine operatrici ed ai ciclomotori. 
L'interfaccia del sito è estremamente semplice ed essenziale: la sezione verticale collocata a sinistra, permette di scegliere quali tabelle consultare, a seconda del periodo temporale di interesse. Successivamente sarà possibile filtrare ulteriormente la propria ricerca tramite dei menù a tendina. Basterà a questo punto ancora un solo clic sulla propria scelta per vedere le tabelle visualizzate.